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domenica 29 agosto 2010

Sri Sathya Sai Baba: COSÌ BHAGAVAN PARLÒ DELLE DONNE - * * *IL TOCCO DEL SIGNORE * * *


INFINITAMENTE_PER L'ETERNITA'


SRI SATHYA SAI BABA parla alle Devote del Coro Italiano

COSÌ BHAGAVAN PARLÒ DELLE DONNE


Da Mother Sai Settembre - Ottobre 2008

Le donne simboleggiano la devozione e gli uomini la saggezza.

Solo le donne, che sono il simbolo della devozione, hanno accesso all’Antahpur (le camere interne del palazzo) di Dio. Che cos’è dunque l’Antahpur? Non è altro che Antaratma, lo Spirito che dimora interiormente: E’ solo la devozione-saggezza a guidare all’Antahpur.

Il primo titolo attribuito alla donna è “Grhalaksmi” (la Dea della prosperità della casa). Da una donna ci si aspetta che conferisca ogni prosperità, onore e buon nome alla casa e alla famiglia. Essa viene definita Grhalaksmi, “Dea della casa” e non “Dea dell’ufficio”.

Un altro titolo attribuito alla donna è “ardhangi” (la metà migliore). Questo significa che essa è la metà migliore del marito e non una sua collega di lavoro.

Il terzo titolo è “illalu” (la padrona di casa). E’ la padrona della casa e non dell’ufficio.

“Dharmapatni” (la compagna del marito nel viaggio verso Dio) e pertanto “la sposa leale del Dharma”. E’ il quarto titolo conferito alla donna sposata. Questo significa che la casa è la dimora per eccellenza della Rettitudine. La casa è il luogo natale di ogni “Dharma” ( le regole di Retta Condotta), che si è radicato attraverso la pratica fin dai tempi antichi.

Le donne dovrebbero comprendere che, indipendentemente dall’educazione o posizione, loro obbligo precipuo è proteggere la casa.

Fin dal momento della nascita, la madre è, per ognuno, il precettore. Se tale insegnante lascia la casa per insegnare ad altri bambini, chi insegnerà ai suoi?

Per le donne indiane, il primo dovere è organizzare la casa e amministrarla su basi ideali.


Da Mother Sai Novembre - Dicembre 2008

Sin dai tempi antichi, il nome e la fama dell’India hanno poggiato sulla grandezza delle donne
(Bhagavan ha intonato un canto che elogia la grandezza di Savitri, la quale indusse il Dio
della morte a restituire la vita al marito; la forza di Candramati, che sostenne la determinazione del marito a sacrificare qualsiasi cosa per la verità; la castità di Sita, che attraversò un cerchio di fuoco, e Dayamanti, che condivise con forza d’animo tutte le vicissitudini del marito. L’India era famosa per queste donne eroiche, la cui castità e coraggio sono un esempio per tutta l’umanità).
E’ davvero un privilegio nascere donna in un Paese dove sono vissute donne tante eroiche.

Più profumato del dolce profumo dei fiori di gelsomino e di campak, più morbido del formaggio e del burro, più bello degli occhi del pavone, più piacevole del chiaro di luna è l’amore della madre.

Il grembo materno è il luogo natale di tutti, tanto della persona comune quanto dell’ Avatar Stesso. Adorate, pertanto, la madre come Dio. Tenetene alto il nome e rispettatela.

La cultura dell’India ha dato massima importanza alla madre. Ci si riferisce al proprio Paese come “madrepatria”, non padrepatria. Il Signore Rama dichiarò: “La madre e la madrepatria sono più grandi del paradiso stesso”.
La festa della donna si celebra solo perché possiate capire il valore dell’amore materno e la sua premura per voi. Tra madre, padre, maestro e Dio, alla madre viene riservata la massima priorità.

Lava e Kusa divennero bambini eroici per merito della loro grande madre, Sita Devi. Sono i nobili pensieri della madre a rendere grandi i bambini.

Molti grandi uomini si sono prodigati in nobili attività dopo aver ottenuto le benedizioni materne. Per esempio, prima di andare in battaglia per combattere contro il demone Tarakasura, Sanatkumara ottenne la benedizione della madre, Gauri. Similmente, Parasurama ricevette le benedizioni della madre prima di andare a combattere i propri nemici e anche Vinata benedì suo figlio Garuda. Allo stesso modo, ogni madre benedice suo figlio dicendo: “Sri rama raksa” (Possa il Signore Rama proteggerti sempre).


Da Mother Sai Gennaio - Febbraio 2009

Sankaracarya insegnò che i figli, che non hanno ottenuto le benedizioni materne, nella vita hanno dovuto affrontare varie traversie. Coloro che ottengono le benedizioni della madre hanno spesso raggiunto la liberazione dalla rinascita.
E’ dovere precipuo dei bambini assicurarsi le benedizioni della madre per il loro benessere terreno.
Le donne sono le artefici della casa, della nazione e del mondo. Voi siete le madri che formano le generazioni. Dovete pertanto custodire gelosamente nel vostro cuore l’impulso spirituale verso la Luce e l’Amore, la Saggezza e la Beatitudine.

I Veda dichiarano: “Matr devo bhava”, “Riverisci tua madre come Dio”. Ciò vale anche per il Paese che vi ha dato i natali. Dovete pertanto rispettare la nazione e seguirne la cultura. Dovete altresì riverire vostra madre, che vi ha cresciuto con amore, dedizione e sacrificio. Per quanto un uomo possa essere famoso, se non rispetta la propria madre non merita rispetto. Una persona, il cui cuore è così duro da non accogliere le suppliche della madre, non merita altro che il ridicolo.

La parola “stri” (donna) indica che ella è una combinazione dei tre elementi, i tre aspetti della natura umana: satvico (serenità), rajasico (attività) e tamasico (inattività-inerzia), poiché comprende i tre suoni sa, ra e ta. Come conseguenza della componente satvica, la donna possiede forza d’animo, equanimità, rettitudine, bontà e devozione. La componente rajasica l’ha dotata di coraggio, audacia e tenacia. La componente tamasica viene espressa in modestia e prudenza.

La donna ottiene reputazione da quello che fa; un uomo ottiene reputazione da quello che smette di fare. Sulla base di quello che fanno, le donne acquisiscono nome e fama.

Il grembo materno è la prima scuola per ogni uomo, è il suo primo tempio. La madre è, per ogni uomo, la ricchezza principale. E’ dovere di ogni persona riconoscere tale verità circa la propria madre.

Verità, sacrificio e pace sono qualità predominanti nella donna. Le donne hanno il compito di occuparsi della purezza e del benessere della comunità.



Da Mother Sai Marzo - Aprile 2009

La madrepatria non è un luogo sulla carta geografica o un’estensione di terra o un elenco di nomi: è la madre che nutre il corpo così come la mente, che canta ninnananne e offre immagini per gli occhi e per lo spirito, insegna l’arte di camminare, di dirigersi verso l’obiettivo della vita, ovvero l’auto-realizzazione. Dà a ogni bambino la conoscenza delle sue potenzialità e dei suoi limiti. Rappresenta pertanto sia Laksmi sia Sarasvati.

La maternità è il dono di Dio più prezioso. Le madri sono artefici della buona o della cattiva sorte della nazione, poiché forgiano le redini della sua anima. Esse s’irrobustiscono attraverso due lezioni che devono insegnare: il timore del peccato e la propensione per la virtù.

Se volete sapere quanto è avanzata una nazione, studiate le madri. Sono libere dall’ansietà, sono piene d’amore verso tutti, sono allenate alla forza d’animo e alla virtù. Se desiderate assorbire la grandezza di una cultura, osservate le madri mentre dondolano le culle, nutrono, allevano, insegnano e coccolano i bambini. Come è la madre, così è il progresso della nazione; come è la madre, così è la dolcezza di una cultura.

Le donne hanno dimostrato nei secoli della storia indiana di avere il coraggio, la visione e l’intelligenza necessarie ad investigare nelle profondità della scienza e della disciplina spirituale. Maitra, Mira, Gargi, Sulabha, Cudala, Mahadevi Andal sono stabili esempi di grandi eroine dell’avventura spirituale nel regno della realizzazione di Dio.

Mentre studiate economia domestica, dovreste allenarvi nell’arte di rendere la casa felice e piena d’armonia e salute. Dovete altresì imparare come evitare il malanimo, l’avidità, l’ira, l’inquietudine, l’orgoglio e altri ostacoli che si frappongono sul sentiero della pace interiore. Non basta che il bilancio familiare sia in pareggio: la moglie (e madre) deve imparare l’arte di avere una visione equilibrata della vita, che non sia turbata da successi e insuccessi, guadagni o perdite, vittorie e sconfitte.

Il centro di ogni casa deve essere la stanza dedicata alla preghiera; la fragranza dei fiori e dell’incenso, che da essa emana, deve pervadere la casa e purificarla. La madre deve dare l’esempio dando rilievo alla stanza della preghiera come il cuore della casa. Essa deve far valere, nei confronti dei bambini, la disciplina per quanto riguarda la pulizia personale, l’umiltà e l’ospitalità, le buone maniere e azioni di servizio. Deve convincere i bambini, con l’esempio e con le regole, a rispettare gli anziani e ad utilizzare un po’ di tempo sia la mattina sia la sera per la preghiera e per una silente meditazione.

La madre stessa deve farsi carico dell’educazione dei figli durante i loro primi anni di vita. Se il bambino viene affidato a servitori e bambinaie, imparerà le loro abitudini di vita e di parola e piangerà solo quando esse moriranno e non quando morirà la madre.

Le donne rivestono un grande ruolo nella rigenerazione morale delle persone. Questa è la ragione della rinnovata puntualizzazione circa l’importanza del mahila satsanga (stare in compagnia di donne buone, pie). Le donne possono raccontare ai bambini le storie epiche di sacrificio ed eroismo, di santi che cercarono Dio e Lo videro ovunque, nella verità, nella bellezza e nella bontà di grandi uomini e donne che indagarono nei segreti dell’universo e nella legge di tutte le leggi che governano, in egual misura, il microcosmo e il macrocosmo.



Da Mother Sai Maggio-Giugno 2009

Al fine di insegnare le sottigliezze dei testi sacri e incoraggiare le donne a svolgere il loro ruolo in società, il 19 di ogni mese è fissato come giorno della donna o “mahila day”.

Ora ci sono taluni che negano alle donne il diritto di ripetere il Pranava (l’Om). Questo è puro e semplice pregiudizio. Esso non è enunciato nelle Sastra. Com’è possibile proibire alle donne il Pranava, dato che esse hanno diritto al Brama Vidya, la Conoscenza del Brahman, ovvero la realizzazione spirituale (cosa che Yajnavalkya insegnò a sua moglie Maitrey), come testimonia la grande erudita Gargi, che sosteneva dibattiti coi pandit vedici alla corte di Janaka?

La gente generalmente definisce le donne il “sesso debole”. Gli indiani, almeno ora, riconoscono che le donne non possono essere ritenute deboli. La donna, che ha la responsabilità della casa, svolge il ruolo principale nel procurare buon nome e buona reputazione alla casa. Essa svolge il ruolo più importante, non solo rispetto alla singola casa, ma anche per il buon nome della nazione e del mondo.

La donna è sempre pronta a sacrificare i propri agi e anche la vita pur di sostenere l’onore della casa e della famiglia.

La donna possiede sette buone qualità: Satya (Verità), Prema (Amore), Dharma (Rettitudine), Shanti (Pace), Sahana (Tolleranza), Ananda (Beatitudine), Svanubhuti (Spiritualità).

La donna è l’incarnazione del sacrificio. Sebbene anche l’uomo possa sacrificarsi, in lui ci sarà un pizzico di egoismo, mentre il sacrificio della donna è assolutamente disinteressato.

Se l’India non viene meno alle aspettative nonostante abbia subìto molte invasioni straniere e crisi, ciò è dovuto, non in modesta misura, alle donne.

Le donne risplendono come soldati con l’arma di Satya (la Verità) e Dharma (la Rettitudine). Normalmente non diranno bugie, ma potranno esservi occasioni in cui alcune di esse inconsapevolmente lo faranno, ma, in linea di massima, come categoria, sostengono la Verità e la Retta Condotta.

A causa delle cattive influenze della moderna educazione, la gente considera le donne come giocattoli e tende a trattarle come bambole. Le donne hanno qualità molte propizie e nobili, ma gli uomini le trattano come cuoche confinate fra le quattro mura domestiche, considerandole “Illalu”, ovvero adatte solo ad essere “uccellini domestici”. Quello che essi dimenticano è che la donna in casa, non solo organizza le questioni familiari, ma si prende anche cura della salute e del benessere di tutti i membri della famiglia.

Nel mondo moderno è necessario che la donna condivida il peso del mantenimento della famiglia con il marito e quindi anche la donna dovrebbe studiare e passare all’atto pratico, condividendo il carico di far quadrare il bilancio familiare. Avrebbe il sapore dell’egoismo da parte dell’uomo impedire alla donna di esercitare il lavoro per il quale ella avesse ottenuto le qualifiche necessarie.

La donna può controllare il mondo intero da se stessa, in virtù dei suoi intimi requisiti di amore e spirito di sacrificio. La collera è estranea alla donna e predomina maggiormente nell’uomo.

Le donne partecipano con entusiasmo in gran numero ad attività come aiutare le donne di classi sociali più disagiate ad apprendere mestieri quali attività di sartoria ecc., in modo che possano guadagnare un po’ di denaro per la loro famiglia e utilizzare proficuamente il loro tempo. Se tali attività saranno praticate in tutta la nazione, il Paese progredirà.

Le donne sono eredi dell’antica cultura. Cultura significa “affinamento”. Le donne sono tedofore dell’affinamento e si adoperano di buon grado all’emancipazione della nazione.

Se solo alle donne fosse tributato il dovuto riconoscimento ed incoraggiamento, esse brillerebbero in tutti i campi e servirebbero la casa, la nazione e il mondo intero contribuendo magnificamente al benessere di tutta l’umanità.

Le donne lavorano con più onestà ed efficienza degli uomini. Dio è descritto come “Raso vai sah”, la dolce Ambrosia. Se anche l’uomo seguisse l’esempio delle donne con qualità sacre e senso di sacrificio, il mondo migliorerebbe decisamente.

In nessun testo sacro si dichiara che la donna dovrebbe solo cucinare e non lavorare come l’uomo.
Le donne hanno una cultura del lavoro migliore degli uomini. Di fatto, anche l’uomo deve imparare a cucinare e a gestire la casa per aiutare la moglie in momenti di necessità.


Da Mother Sai Luglio-Agosto 2009

Il Dharma può essere portato ad occupare la posizione che gli compete nella società ed essere restituito alla sua originaria grandezza solo dalle donne.

Savitri sconfisse il Dio della morte (Yama) e riuscì a riportare in vita il marito. Potete trovare esempi, nelle Scritture o nella storia, in cui un marito fosse pronto a sacrificarsi per la moglie?

La divinità di Rama fiorì a seguito delle amorevoli attenzioni di Kausalya (la madre); Lava e Kusa poterono diventare potenti e famosi grazie alla nobile e virtuosa madre Sita; l’amore e le attenzioni di Jijabai resero Sivaji un grande guerriero; allevato con l’amore di sua madre Putlibai, Gandhi divenne Mahatma. Esiste qualcuno, a questo mondo, che si sappia prendere cura di voi come vostra madre? “Amma” (mamma) è la prima parola che l’uomo impara nella vita. Si dà il caso che la prima lettera della parola amma, sia la prima lettera dell’alfabeto.

Tra i genitori, il primo posto è assegnato alla madre, poi viene il padre. Non solo nella vita quotidiana, ma anche in campo spirituale alle madri e alle donne è riservata la più alta considerazione. Per esempio, quando si citano i nomi di coppie divine come Sita e Rama, Radha e Krisna, Laksmi e Narayana ecc., i nomi delle Dee vengono per primi. Qual è l’intimo significato di ciò? La madre rappresenta la Natura, che è l’aspetto manifesto della Divinità.

Alla madre è data la massima importanza nella vita umana. Potrebbe esserci un cattivo figlio, ma non una cattiva madre. E’ a causa dei nobili sentimenti delle madri che i figli diventano virtuosi, intelligenti, ottengono posizioni elevate e si guadagnano un buon nome e buona reputazione.

E’ la madre che vi insegna sacri principi come l’amore, la compassione, la pazienza, la tolleranza e il sacrificio. La madre indica il padre, il padre vi porta all’insegnante e l’insegnante vi indirizza verso Dio. Questa è la ragione per cui tra madre, padre, insegnante e Dio, la madre viene per prima.

Le donne, tranne poche eccezioni, non si allontanano mai dalla strada della Verità e della Rettitudine, anche in caso di avversità. Quando il mendicante sta davanti alla porta di casa allungando la mano per avere l’elemosina, può succedere che il marito lo cacci via, mentre la moglie si fa sempre avanti per dargli qualcosa. Potrebbero esserci delle discussioni in merito alla proprietà tra padre e figlio, ma la madre cercherà sempre di calmare il figlio con buoni consigli. La madre pregherà sempre per il benessere del figlio, ovunque egli sia.

Alcune donne potrebbero pensare che avrebbero goduto di maggiore libertà se fossero nate uomini. Questo è un concetto sbagliato. Dio fatto, le donne sono molto più potenti degli uomini con tutti i sentimenti sacri che hanno nel cuore. Rispettate le donne e sarete rispettati. Rispettate vostra madre e obbedite ai suoi comandi. La madre protegge i suoi figli in molti modi. Anche dopo la morte, essa ritorna e vi aiuta in varie maniere. Non mancate mai di rispetto a vostra madre e non deludetela mai. Non urtate i suoi sentimenti. Cercate di soddisfarla sotto ogni punta di vista.


Da Mother Sai Settembre-Ottobre 2009

L’aspetto femminile di questi nomi, Satyavati, Angavati, Anyavati e Nidanavati, è attribuito ai Veda. I nomi sono differenti, ma la Divinità è una. Per questo non dovremmo mai considerare il principio femminile come qualcosa di insignificante.

Per quanto il marito possa essere spregevole e malvagio, la moglie deve, attraverso l’amore, convincerlo e correggerlo e aiutarlo ad ottenere le benedizioni del Signore.

La cultura indiana mette in risalto l’importanza della madre, del padre, del maestro, di Dio. In quest’ordine, la madre ha il primo posto. Perché le si assegna il primo posto? E’ la madre a portare in grembo il figlio per nove mesi, a sopportare ogni problema e dolore, a sacrificare tutto per il bambino e ad allevarlo con amore.

Il Principio femminile è definito illusione che il Signore ha imposto a Se Stesso, l’Energia della quale si è dotato per Sua propria volontà. Questa è la ragione per cui la donna viene considerata l’incarnazione della Suprema Sakti (l’Energia primaria). Ella è la compagna fedele dell’uomo, la sua fortuna; dato che rappresenta la forma concreta della Volontà di Dio, tutto in lei è mistero, meraviglia, prodigio e manifestazione del principio protettivo. Ella è la regina della casa, il sostegno dell’uomo, la luce della casa. Le donne non sono in alcun modo inferiori all’uomo, dato che sono le depositarie dell’Energia divina.

Non rientra nel Mio modo di vedere che le donne non debbano ricevere un’istruzione. E’ giusto che la ricevano. Possono anche avere un lavoro, ma, comunque, non devono venir meno ai doveri e alla grandezza che attengono all’essere donne.

L’uomo non ha lo stesso spirito di sacrificio della donna. Se insorgono dei problemi, l’uomo si fa avanti con iniziale entusiasmo, ma è sola la donna a combattere con ostinazione fino a raggiungere il successo.

Probabilmente conoscete la storia di Savitri, che con la forza di carattere, superò molti ostacoli per riportare in vita il suo defunto marito. Anche in quest’era di Kali, è la preghiera delle mogli a proteggere i mariti nei momenti di pericolo. Molte donne, nel passato, celebravano il Varalaksmi Vrata con devozione e sincerità, ricevendo in tal modo la grazia di Varalaksmi.

Sfortunatamente, al giorno d’oggi, gli uomini guardano alle donne con disprezzo e le trattano solo come serve. Più rispetterete le donne, più sarete rispettati. Dovreste fare attenzione affinché le donne non versino lacrime, altrimenti la famiglia andrà incontro a delle sofferenze. Una spina può essere estratta dal piede, ma una parola sgradevole che ha ferito il cuore non potrà essere rimossa. Pertanto, non usate mai parole aspre. Parlate gentilmente e dolcemente. Il marito ha il diritto di far notare gli errori della moglie, ma non ha il diritto di usare parole sgradevoli e ferire i suoi sentimenti. Non sempre è possibile fare cortesie, ma si può sempre parlare cortesemente.

Isvara rivelò il sacro Varalaksmi Vrata a Parvati, in modo che tutte le donne potessero celebrare questo rito e ricavarne benefici. Quando le donne compiono questo rituale, ottengono la benedizione di una ubertosa e prospera lunga vita come sumangali (donne sposate il cui marito è ancora in vita) con i propri figli e nipoti. Varalaksmi protegge sette generazioni dei vostri antenati e sette generazioni di discendenti. Donne nobili come Savitri e Anasuya, dopo la pratica di questo rituale, sperimentarono pace e prosperità. Il fine del rituale è di farvi espiare i vostri peccati, sviluppare sacralità e guidarvi infine alla Divinità. Varalaksmi è decantata come “Loka Mata”.


Da Mother Sai Novembre-Dicembre 2009

L’uomo non dovrebbe scoraggiare la donna dal praticare sacri rituali come il Varalaksmi Vrata. Egli dovrebbe darle tutto il sostegno necessario. Tale rituale è benefico non solo per le donne, ma anche per gli uomini. L’uomo non dovrebbe comportarsi in modo arrogante verso le donne pensando di essere più forte. A dir la verità, le donne sono più forti degli uomini. La Bhagavad Gita afferma che l’uomo ha solo tre poteri, mentre la donna ne possiede cinque. La donna è capace di sacrificare anche la propria vita per amore del marito. Savitri fu pronta ad offrire la vita per amore del marito, mentre non si trova tale spirito di sacrificio nell’uomo. Rispetto, dignità, sacrificio, capacità di accontentarsi e prosperità: tutte e cinque queste virtù sono presenti nella donna.

Poiché le donne sono incarnazioni di Laksmi(la Dea della ricchezza), il mondo otterrà prosperità solo quando esse saranno rispettate.

Voi tutte sapete che molti Paesi soffrirono distruzioni durante le guerre mondiali. Se l’India ha potuto rimanere intatta, è solo per merito della presenza di donne virtuose. L’India deve la sua grandezza e la sua magnificenza interamente alle sue donne. Rispettate quindi le donne e fatele felici.

Gli uomini che occupano una posizione dovrebbero assolvere i loro doveri in proporzione al salario ricevuto. Le donne sono, a tal riguardo, un esempio da proporre. C’è una fabbrica di telefoni a Bangalore dove vengono assunte solo donne. Quando al presidente fu chiesto perché fossero state assunte solo donne, egli rispose che il loro rendimento produttivo era di gran lunga maggiore di quello degli uomini. In confronto agli uomini, le donne nel lavoro sono tenaci e vi si dedicano con maggiore sollecitudine. Vi faccio un altro esempio. Vi sarete accorti che oggi, alla guida delle auto, ci sono sia uomini sia donne, ma quando sono gli uomini al volante si verifica un maggior numero di incidenti. Ciò è dovuto alla mancanza di concentrazione degli uomini.

Il movimento Bal Vikas si è fatto strada grazie all’attiva partecipazione delle donne. Gli uomini dovrebbero raccogliere il segnale delle donne e assumersi un ruolo attivo nei Bal Vikas. Alcuni si giustificano esonerandosi dai corsi Bal Vikas a motivo del loro lavoro in ufficio o di altre responsabilità che hanno. Però trovano il tempo per guardare la televisione, giocare a carte, leggere i giornali e frequentare i circoli. Non potrebbero utilizzare quel tempo dedicandolo ai bambini, come fanno le donne? Il giorno in cui gli uomini coltiveranno le qualità della sincerità e della devozione, connaturate alle donne, la nazione godrà di prosperità.
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IL TOCCO DEL SIGNORE

Bhagawan Sri Sathya Sai Baba

La storia della costruzione del Mandir a Prasanthi Nilayam è una catena di miracoli realizzati dalla grazia di Bhagawab . Il più straordinario è stato il trasporto di una enorme trave per la sala centrale dalla stazione di Penukonda m distante 16 miglia. Travi di 40 piedi di lunghezza erano giunte Trichinopoly (attualmente Tiruchirapalli) a Penukonda per mezzo del treno. La strada da Penukonda a Bukkapattanam era una strada confine del distretto con un fiume sabbioso al settimo miglio e che attraversava alcuni villaggi con case molto delicate(!) fiancheggianti la stretta strada su entrambi i lati con alcune curve molto angolate. C’era un trato di 3 miglia , da Bukkapatanam a Puttaparthi con alcune fogne ridotte in pessimo stato ed un sentiero di poso sollevato utilizzante la sabbia del fiume Chitravathi .
Then there was the task of hoisting the heavy girders on the twenty-foot high walls. Therefore, the engineers gave up all hope of transporting the girders from Penukonda to Puttaparthi and placed before Baba some alternative proposals for roofing the prayer hall. But Baba did not relent.

One fine morning, the Road Transport Officer of Anantapur district, who was a devotee of Baba, woke up to find a surprise in front of his house. It was a huge crane from the Tungabhadra Dam site that had stopped there and refused to move forward. It had struck work! The driver was grappling with the engine in vain. He could not make it move. He sought the help of the Road Transport Officer who

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